Il legale rappresentante di un’impresa chimica procedeva all’acquisizione totalitaria di una Srl, sottoscrivendo a tale scopo n. 3 contratti di cessione quote sociali. All’atto della due diligence, però, gli veniva taciuta la circostanza che il sito industriale dove era ubicata la società target fosse gravemente inquinato. La difesa della cessionaria si presentava piuttosto complessa, dal momento che, per giurisprudenza consolidata, non è possibile risolvere o annullare un contratto di cessione di quote sociali per vizi degli assets della società ceduta. Si è scelto, dunque, di intervenire nel modo più aggressivo possibile, promuovendo sia azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori sia azione di risarcimento danni per dolo incidente nei confronti degli ex soci della Srl acquisita.